Venice City Vision


© bam!

Venezia è una città rubata alla laguna, una lotta continua degli uomini che rubano pezzetti di terreno all’acqua. I canali erano le strade della città ma al tempo stesso non un mero luogo di transito: una parte consistente della vita quotidiana si svolgeva sull’acqua. Oggi, il significato di viaggiare sull’acqua si è ridotto al modo più veloce di spostarsi da un punto all’altro della città. L’acqua come luogo del transitare, una dimensione neutra su cui migrare da un luogo all’altro. Siamo abituati, nelle nostre città, a distinguere gli spazi del transitare dagli spazi dello stare. Ma può uno spazio del transitare mutare in uno spazio dello stare?

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Il concept si sviluppa intorno a questa riflessione e dall’intenzione di costruire nuovi scenari dell’abitare in città, scoprendo un terzo livello, quello in bilico tra l’acqua e i fondali d’argilla.

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Stanze aperte verso il cielo,  galleggiano e si muovono sull’acqua, da cui osservare Venezia dal basso.

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Questo nuovo livello urbano risponde alle mancanze della terraferma, creando una rete di spazi pubblici, aree verdi, luoghi per il lavoro e per l’abitare transitorio. Una nuova forma di nomadismo attorno alla città, dopotutto perdersi in una città non significa necessariamente perdersi sulla terraferma.

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Il sistema di stanze si pone come intermediario tra laguna e città, portando sull’acqua quel ritmo lento che caratterizza la vita quotidiana sulla terraferma di Venezia.

Gallery

Credits

  • progetto > bam! (Alberto Bottero, Valeria Bruni, Simona Della Rocca)
  • collaboratori > Fabio Vignolo
  • localizzazione > Venezia
  • programma > spazio pubblico
  • cronologia > 2011
  • concorso > Venice City Vision
  • esito > progetto vincitore

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