Lo spirito dell’Olimpiade espresso sia come multiforme aggregazione di linguaggi proposti da diversi architetti internazionali, sia tramite i colori dei prospetti, a evocare le combinazioni cromatiche delle diverse bandiere nazionali. La voluta impostazione semplice del masterplan è caratterizzata da una forte frammentazione che intende agevolare la futura dismissione per parti. All’interno di questo schema, le soluzioni architettoniche immaginate dai vari architetti. La varietà di linguaggio dei lotti 3 e 4 è stata ulteriormente enfatizzata dagli interventi di quattro “guest architects” europei. Nel lotto progettato da Camerana, che ha ricevuto la Medaglia d’oro per l’Architettura Italiana, sezione Abitare, la varietà è affidata ai colori dei prospetti, che enfatizzano le interazioni fra i diversi elementi del muro, della nicchia e della persiana scorrevole, producendo una sorta di “tavolozza” in cui i vari elementi cromatici possono assumere configurazioni diverse. La creazione degli undici colori del villaggio, in tonalità diverse fra caldi, freddi e neutri, sono il frutto dello studio dei colori di Torino condotto dall’artista berlinese Erich Wiesner.
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