Nel segno della continuità ideale di quella piccola “storia dell’architettura industriale” rappresentata dagli edifici preesistenti sull’area prima dell’intervento, l’architettura proposta dal progetto è di tipologia industriale e ne rappresenta l’attualità.
Questa scelta, oltre a costituire un ponte rispetto alla memoria dei luoghi, parve la scelta più coerente, così rudimentale e priva di decorazioni preconfigurate, per la realizzazione dell’involucro di attività teatrali ed artistiche di avanguardia.
La tecnologia costruttiva adottata è per lo più quella prefabbricata in c.a. per quanto riguarda la struttura e gli orizzontamenti, mentre i tamponamenti esterni sono stati realizzati con pannellature a sandwich in lamiera corrugata di alluminio.
Le direttrici di sviluppo e la composizione dei volumi del nuovo edificato si sono formati integrando l’andamento nord-sud degli edifici preesistenti con gli assi di nuova formazione viaria che riprendono l’andamento dell’assetto stradale della città alla quale si collegano con un unico elemento di voluta difformità dato dal volume superiore dell’edificio teatrale.
Questo infatti ha una conformazione volumetrica analoga agli edifici adiacenti (di vecchia e nuova costruzione) fino alla quota di copertura degli stessi e ruota assialmente nella parte superiore in una sorta di “svitamento”.
Questo disegno, insieme alle diverse finiture, provoca la sensazione di due volumi diversi e sovrapposti con la duplice finalità di snellire il corpo stesso dell’edificio (che per ragioni funzionali ha un’altezza molto più elevata) da un lato, e dall’altro, costituire un segno compositivo caratterizzante e riconoscibile.
Il complesso presenta due fronti diverse: uno di affaccio verso la strada e verso la città (a sud) e l’altro (a ovest) di affaccio sul parco.
Il primo è segnato da una quinta muraria, elemento di unificazione formale e di difesa simbolica, alta circa sei metri, dalla quale emergono il volume superiore del teatro e la ciminiera.
Il secondo, variamente articolato, è caratterizzato da molte parti vetrate (appartenenti alle sale prova, al bar e al foyer del teatro) e da una zona pedonale antistante pavimentata sulla quale si colloca la “galleria della memoria”. Questa piccola area pubblica coperta, dalla quale emerge la vecchia ciminiera, è stata ricavata tramite il restauro di una porzione dell’edificio industriale più antico. In asse a questa si diparte il percorso pedonale che attraversa tutto il parco.
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