mybooknotes | davide tommaso ferrando
Ho l’abitudine di scrivere sui libri che leggo, riassumendo e a volte commentando i passaggi per me più rilevanti sulle loro prime pagine, normalmente lasciate bianche o quasi, così da poterli ritrovare facilmente. Quanto segue è ciò che ho annotato all’inizio di Due saggi sull’architettura di baukuh (Sagep, 2012).
Note
p.21 L’architetto fa la casa come il castoro (!)
p.22 Fare architettura vuol dire esprimere un giudizio critico sull’architettura stessa – silenziosa traduzione
p.27 [significato]
p.37 Un’edificio si misura con una serie di edifici
p.44 Opposizione stilistica come strategia del capitalismo per distogliere l’attenzione dalle questioni più serie
p.46 [copie]
p.47 Retoriche che celano le reali condizioni di produzione dell’architettura contemporanea (!)
p.48 Closed source architecture
p.49 [classicismo]
p.51 L’architettura non può mentire
p.58 [bellezza]
p.70 Scienza del giusto rapporto reciproco
p.76 Rossi su Kahn
p.78 Levi-Strauss: nulla è perduto. Possiamo riguadagnare tutto
p.81 Il carattere della [modernità] si misura con le caratteristiche della società in cui opera
p.83 La [forma] è il risultato di una collaborazione inconscia
*La critica è la costante della modernità. La società ne definisce invece il carattere di volta in volta*
p.90 I fatti urbani sono conoscibili solo nella loro relazione reciproca
p.99 [paesaggio urbano]
p.103 [città]
p.114 “che cosa” è già dato. Quello che importa è “come” (!)
p.118 L’architettura è una scienza di luoghi
Legenda
[ ] definizione
(!) interessante
* * commento
Illustrazione
Luigi Serafini, Codex Seraphinianus, 1976-78
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