Insegnamento

[omissis] | davide tommaso ferrando

L’insegnamento non deve assicurare solo la riproduzione delle competenze, ma anche il loro progresso.

Una volta ammessa l’idea di conoscenza stabilita, il problema della sua trasmissione si articola pragmaticamente in una serie di domande: chi trasmette? che cosa? a chi? sfruttando quali supporti? in quale forma? con quale effetto? Una politica universitaria è formata da un insieme coerente di risposte a tali domande. Nel momento in cui il criterio di pertinenza diviene la performatività del sistema sociale presupposto, […] l’effetto che ci si propone di ottenere è il contributo ottimale dell’insegnamento superiore ad una migliore performatività del sistema sociale. Si tratterà dunque di formare le competenze di cui quest’ultimo non può fare a meno. […]

In precedenza tale compito comportava la formazione e la diffusione di un modello generale di vita, che serviva nella maggior parte dei casi a legittimare la narrazione sull’emancipazione. Nel nuovo contesto di deligittimazione, le università e gli istituti di insegnamento superiore sono ormai sollecitati a formare delle competenze piuttosto che degli ideali […]. La trasmissione del sapere non appare più destinata a formare una élite in grado di guidare la nazione nel suo processo di emancipazione, bensí a fornire al sistema i giocatori in grado di capire convenientemente i ruoli legati alle posizioni pragmatiche di cui le istituzioni hanno bisogno. […]

Il principio di performatività […] produce l’effetto globale di subordinare le istituzioni di insegnamento superiore al potere. A partire dal momento in cui il sapere non ha piú in se stesso il proprio fine come realizzazione ideale o come emancipazione umana, la sua trasmissione si sottrae all’esclusiva responsabilità degli scienziati e degli studenti. […]

La domanda piú o meno esplicita che si pongono lo studente aspirante professionista, lo Stato o l’istituzione di insegnamento superiore non è piú: è vero? ma: a che cosa serve? Nel contesto della mercificazione del sapere, tale domanda significa nella maggior parte dei casi: si può vendere? E, nel contesto dell’incremento di potenza, è efficace? […]

Se l’insegnamento non deve assicurare solo la riproduzione delle competenze, ma anche il loro progresso, ne consegue che la trasmissione del sapere non dovrebbe limitarsi alla tramissione di informazioni, ma anche comportare l’apprendimento di tutte le procedure in grado di migliorare la capacità di collegare i campi che l’organizzazione tradizionale del sapere tiene gelosamente separati.

JEAN-FRANÇOIS LYOTARD, La condizione postmoderna, Feltrinelli, Milano 2012, pp. 87-98.

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