Arabeschi in casa-bottega

© Beppe Giardino

Un filo di luce a pavimento conduce dall’ingresso di questa abitazione, situata nel quadrilatero romano torinese, alla parte aulica dove risiedono le funzioni principali. Una luce radente che separa gli spazi ma li unisce virtualmente per creare un unico filo narrativo.

© Beppe Giardino

Il filo di luce disegna un soppalco su due livelli in policarbonato con struttura Honeycomb, che delimita superiormente uno spazio open in cui si collocano la zona notte , la cucina e il bagno. Nell’ingresso dell’abitazione, un passaggio voltato a botte , segno architettonico che ricorda le catacombe, sepolcreti ipogei per i martiri cristiani, si arricchisce di segni di un’antica lingua, arabeschi, tracce liriche evocative che profanano il bianco delle pareti.

© Beppe Giardino

Sono lacerti di quella lingua in cui i poeti persiani componevano i loro versi e che l’artista iraniana Parastou Forouhar ha ricreato non conoscendone più il significato preciso. In chi guarda l’opera finita, curiosamente, crea una risonanza emotiva profonda.

Gallery

Credits

  • progetto > Francesco Massarini, Valentina Claudia Mangiarotti
  • collaboratori > Merve Unlu
  • localizzazione > via San Domenico 4, Torino
  • tipologia > interni | residenziale
  • superficie > 130 mq
  • cronologia > 2010
  • committente > MANGIAROTTI S.r.l.
  • crediti fotografici > Beppe Giardino

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4 risposte a “Arabeschi in casa-bottega”

  1. paola ha detto:

    …bellissimo!
    vera poesia di luci, forme e colori.

    bravi

  2. Francesco Massarini ha detto:

    Grazie Paola!

  3. […] LINK: full project, Archello, ZEROUNDICIPIU […]

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