Il progetto insiste su di una “strip” di 2,5 kilometri, corrispondente alla trincea sede della Ex-ferrovia lungo il tratto Sempione-Gottardo. Quest’area è ora destinata a ospitare la nuova linea 2 della metropolitana. L’area è situata nel quadrante nord della città, in posizione strategica, connettendo i due sistemi verdi del parco Sempione e parco fluviale del Po – Stura, e collegando l’area oggetto del progetto della Spina 4 con il centro cittadino.
Per questo progetto usiamo due strategie:
1. ATTIVAR IL LIMITE!
Vediamo la linea Metropolitana come uno spazio pubblico vitale, attrattore e condensatore di attività. La linea attraversa un’ampia sezione della città, offrendo la possibilità di potenziare le qualità preesistenti nell’intorno, “assorgendo” lungo il percorso un ben diversificato catalogo di funzioni. Facciamo diventare la metropolitana stessa parte integrante della città arricchendola con spazi pubblici al contorno. Questa operazione porta all’ ”attivazione” del Limite tra i due brani di città con conseguente riconnessione di un tessuto urbano ora diviso.
2. PIU` DI UNA SEMPLICE INFRASTRUTTURA
Vogliamo andare oltre la concezione tradizionale di “ infrastruttura nascosta” , e vediamo la presenza della metropolitana cone un valore aggiunto al progetto. Integrando la metropolitana nel paesaggio urbano, otteniamo il superamento dell’idea di metropolitana come un livello distaccato e isolato dagli spazi della città. Vediamo l’ “infrastruttura rivelata” come un occasione per arricchire il catalogo di esperienze urbane, offrendo in questo modo nuovi spazi e nuovi punti di vista della città.
Usiamo la combinazione di infrastruttura, natura e attivita’ pubbliche, come strumento per costruire un parco urbano vitale e dinamico.
La nostra proposta trova fondamento nella convinzione che sia necessario andare oltre un concetto di puro intervento paesaggistico. In un ambito complesso come l’area di intervento, proporre un intervento monotematico incentrato su un nastro verde che percorre senza variazioni i 2.5 kilometri della sua lunghezza ci pare tremendamente noioso e non in grado di valorizzare le potenzialità della conplessità dell’intorno.
Il parco dventa quindi improvvisamente una rampa per skatebord, quindi sede del mercato, piazza urbana, dove inaspettata appare una piscina con trampolino e attrezzature per l fitness, per diventare poi galleria commerciale e infine nuovamente parco verde. Tutto questo seguendo la logica di assecondare quelle che sono le diverse attività che si svolgono nell’intorno.
Per il disegno di questo spazio pubblico non abbiamo usato unicamente la superficie di copertura della linea metro,come è stato richiesto dal bando, ma abbiamo attivato lo spazio sotterraneo, solitamente nascosto. Abbiamo combinato il parco con la linea della metropolitana, rendendo il viaggio in treno un viaggio emozionante attraverso il “taglio” della città. Invece che assistere al monotono scorrere delle pareti del tunnel, si assiste allo spettacolo di giovani che cercano di plasmare il loro corpo in palestra, “fashion victims” occupati nella scelta di gemelli nel negozio di alta moda, BMXers che compiono le loro evoluzioni , o coppie appatrate tra i cespugli….
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