Obiettivi del progetto
Il Progetto “CITTA’COLLINA” intende coniugare le esigenze funzionali e commerciali con le ambizioni architettoniche e formali. A scala urbanistico-territoriale, l’obiettivo è di fare del nuovo Polo Fieristico un punto d’attrazione della città di Bra, di ricucire il rapporto tra il centro urbano e Piazza Spreitenbach, di migliorare l’accessibilità e la visibilità della Piazza e dei Giardini, aprendo letteralmente la città verso un nuovo cono visivo, in un percorso che avrà nel nuovo “belvedere” il naturale punto di approdo. A scala architettonica, l’obiettivo è quello di dare alla città molteplici spazi e strutture; una frammentazione che non generi una rigida classificazione funzionale, ma che al contrario permetta di differenziare le modalità di fruizione del Polo Fieristico, garantendone la massima flessibilità e adattabilità.
Principi progettuali
1) La schematizzazione dei flussi veicolari e pedonali e l’identificazione di un potenziale cono visivo (oggi interrotto dal volume mercatale) che dal vertice di Piazza Spreintenbach porta lo sguardo fino all’orizzonte, ci hanno portato a “liberare” lo spazio, posizionando la volumetria edificata a ridosso della collina.
2) Tale scelta è stata confermata dalla volontà di rafforzare il sistema di interconnessioni tra la piazza e il retrostante parco pubblico. A tale fine, si è scelto di realizzare un volume estremamente permeabile, quasi frammentato, in modo da creare molteplici aperture visive e percorsi di accesso verso l’area verde.
3) Il polo fieristico si inserisce in un’area a densità urbana ridotta, nonostante la prossimità al centro cittadino; un’area in cui, d’altro canto, la “densità del verde” aumenta fortemente. Il Progetto si appropria di questi caratteri del Luogo , assecondando una “naturale” tendenza verso il diradamento e la frammentazione del tessuto urbano. La scomposizione del volume architettonico permette una maggiore integrazione, sia fisica che visiva, con il terreno e con gli edifici adiacenti, e quindi un migliore inserimento nel contesto ambientale.
4) La scelta di realizzare un “complesso di edifici” seppur fortemente interconnessi tra di loro, anziché un blocco unico, conferisce al progetto una maggiore flessibilità e adattabilità. Ogni parte del complesso funziona indipendentemente dalle altre: è cosi possibile, a seconda delle esigenze e degli spazi necessari, utilizzare un singolo padiglione, o livello, senza perdere in termini di servizi, accessibilità o funzionalità.
5) La ricerca di un progetto inedito per soluzioni formali ed estetiche, le cui radici sono tuttavia saldamente ancorate nella realtà locale. Dalle citate analisi del tessuto urbano alla caratteristiche estetiche dell’involucro, il cui rivestimento in mattoni scialbati rimanda alla “pelle” e al colore dei principali edifici cittadini, al colore delle terre del vicino Roero (ma nella stessa piazza Spreintenbach sono presenti alcuni affioramenti di terra rossiccia).
Distribuzione spazio-funzionale
Lo spazio fieristico vero e proprio è stato collocato nella parte centrale del lotto, compreso tra due nuclei funzionali. Un primo nucleo, che si affaccia sulla piazza pavimentata verso il centro cittadino, ospita spazi commerciali, l’ingresso principale al centro fiere e gli uffici direzionali. Un secondo nucleo, collocato al fondo della piazza verso via Montenero, ospita il secondo ingresso al centro fiere, la caffetteria, il ristorante e la mediateca. La scelta di dividere le funzioni di supporto all’attività fieristica è stata operata con la volontà di distribuire sull’intero lotto i centri di interesse. Si è cercato così di evitare che si formassero delle aree che risultassero prive di attrattive nei giorni in cui il centro fiere è inattivo.
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Credits
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