L’edificio in oggetto è destinato ad uffici tecnico-amministrativi in sostituzione dei box prefabbricati metallici oggi esistenti anteposti all’edificio industriale (contenente la tecnologia di stampa) che oggi si presenta con l’aspetto di lastre giustapposte in prefabbricato di c.a. L’edificio, che misura mq 192 di superficie coperta e mc 1565 di volume lordo, si eleva a tre piani f.t. ( <10 ml) oltre al piano interrato destinato a magazzino.
L’espressione architettonica del volume vuole rappresentare il livello tecnologico raggiunto nella moderna tecnica di stampa attraverso l’evoluzione dei tempi: un involucro a “guscio”, contenente i tre livelli abitabili, definisce gli ambiti di lavoro con superfici opache rivestite da laminati metallici in zinco-titanio alternati a squarci vetrati, ove penetra la luce del giorno.
Il rivestimento in lamiere di zinco titanio o, meglio, in sola lega di titanio, è composto da nastri di diversa altezza a correre, con graffature continue e schiacciate, in modo da poter seguire facilmente la modellatura delle superfici perimetrali.
Il colore del rivestimento è sostanzialmente grigio medio, ma muta considerevolmente al variare del tono del cielo che vi si riflette.
Le aperture tra le diverse superfici modellate “a guscio” staccano le superfici vetrate arretrate rispetto i diversi gusci opachi in modo da ridurre l’irraggiamento solare diretto. Le vetrate che sorpassano i limiti dei diversi piani sono fisse, trattenute senza telai di bordo con l’eccezione delle superfici apribili, necessarie per il rispetto della ventilazione diretta: le superfici vetrate saranno scansite da volumi stratificati di sicurezza con “effetti” di grande trasparenza, ma a carattere basso emissivo per favorire risparmio energetico.
La stratificazione dei vetri è ottenuta mediante la intrapposizione di foglio in PVB 0,75 trasparente che garantisce qualsiasi caduta a seguito di eventuali incidenti.
La copertura è piana con parapetti opachi che continuano le sottostanti lastre, oltre a ringhiere metalliche inox con sottili fili a trefolo. L’ascensore, con l’extracorsa, raggiunge il piano di copertura. Pavimentazione esterna in piastrelle galleggianti a graniglia bianca.Impermeabilizzazione a tetto rovescio. Le pavimentazioni esterne al piano terra in pietra grigia o porfido, mentre le pavimentazioni interne in legno. Riscaldamento radiante a pavimento, termoventilazione condizionata in ogni piano.
A lavori ultimati del corpo nuovo anteposto alla preesistenza dell’edificio industriale prefabbricato, sarà presa in attento esame la esecuzione di trattamento delle superfici preesistenti in modo da cercare un “collegamento cromatico” tra il preesistente ed il nuovo per unificarne l’oggetto complessivo.
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