Posto a Nord del centro urbano, l’Arsenale Militare dell’Artiglieria di Torino occupa una grande area cuneiforme lunga circa quattrocento metri e larga duecento che, dagli argini della Dora Riparia, si insinua nel vecchio tessuto storico del Borgo Dora e si approssima ai limiti della parte più antica della città, là dove il tracciato delle mura romane non è mai stato intaccato dagli ampliamenti.
La copertura della piazza ha forma di piramidale tronca, è in legno con quattro pennoni in acciaio sulle diagonali. I pennoni sorgono dal centro della piazza ai lati del grande maglio che è stato conservato. La presenza dei pennoni consente di mantenere costanti in tutta la copertura la sezione dei legni strutturali. Ad opera finita la copertura si presenta come un grande ombrello forato nel centro. Dal foro una luce zenitale piove sul grande maglio, fantasma di quello che fu. Sul perimetro della piazza, il manto di copertura è trasparente. Una luce radente illumina le facciate delle botteghe. L’abete lamellare della struttura e quello dell’orditura minore, se pur privato dell’aroma di resina, è un elemento determinante nel definire il carattere dell’intero ambiente.
La piazzetta posta a lato di quella coperta, è definita da edifici a due piani. Un ampio ballatoio in pietra e acciaio corre su tre lati e dà accesso alle attività collocate al primo piano. Lo spazio ha le caratteristiche di un chiostro porticato ed è arricchito da tre grandi ciliegi che imprimono all’ambiente un sapore sorprendentemente domestico.
La possibilità di avvertire l’unitarietà del complesso, nonostante la diversità delle nuove funzioni e delle attività che saranno ospitate, è non solo conservata ma addirittura aumentata grazie alle demolizioni di tutte le sovrastrutture e di tutti gli interventi inorganici che si erano accumulati nel tempo. Percorrendo la nuova strada ed affacciandosi sulle corti interne attraverso ai ponti, si apprezza la linearità, la sobrietà, la severità e la dimensione di uno degli edifici più rappresentativi dell’architettura militare e industriale piemontese di metà ottocento. Rigore e pruderie moraleggianti, regolarità e modeste ambizioni formali di matrice eclettica si dispiegano di nuovo sulle centinaia di metri delle facciate. Viale, fontana-canale, ponti, copertura della piazza, ballatoi della piazzetta, pavimentazioni esterne e interne, illuminazione, arredi fissi interni e la completa rivisitazione progettuale temperano l’austerità militare e la corredano di qualche vezzo di gioviale vitalità.
Gallery
Credits
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Lascia un commento