Green Vision

© Stefano Graziani
Il nuovo edificio sebbene composto da due unità è pensato come un unico corpo adagiato sul pendio e proteso verso la pianura sottostante. E’ stato collocato nella zona superiore del lotto privilegiando l’accesso dall’alto tramite la strada superiore. L’edificio si caratterizza così per l’interazione con il paesaggio: come elemento di contaminazione e manipolazione della realtà circostante attraverso la forma e le superfici esterne; come organizzazione degli spazi interni attraverso una totale permeabilità visiva e spaziale lungo l’asse longitudinale orientato secondo il pendio.

© Stefano Graziani

Si è così sviluppata l’idea di una architettura mimetica, percepibile attraverso angoli visuali profondamente diversi. E’ il rapporto tra artificio e natura, ogni nuovo edificio è una riduzione delle potenzialità di un luogo. Ogni nuova architettura si sovrappone al preesistente e ne modifica le caratteristiche. L’artificialità della nuova costruzione si esprime in forma mimetica, dominante è l’approccio dall’esterno caratterizzato dall’accesso alla casa dall’alto; dal tetto piano che diviene l’unico elemento percepibile dalla strada e che con la sua linea di orizzonte domina e ridefinisce il paesaggio sottostante.

© Stefano Graziani

Tuttavia questa geometria che sembra volersi imporre sulla realtà viene invece contaminata e assume su di sé, sulla propria pelle, i caratteri di incertezza e mutevolezza che la circondano. La realtà è una texture, il rivestimento esterno dell’edificio diventa un mosaico, una trama astratta e al tempo stesso familiare: la trama del lavoro dell’uomo che ha trasformato la natura del paesaggio. All’interno gli spazi si dispongono e si organizzano attorno al rapporto tra l’uomo e l’ambiente immediatamente circostante, tra la casa ed il terreno in cui è inserita.

© Carola Ripamonti

Un’attenzione all’inserimento ambientale ed alla confortevolezza che partendo dal più generale procede anche verso una scelta di soluzioni tecniche specifiche: facciate e coperture ventilate, integrazione dell’impianto termico con sonde geotermiche, sistema di ricambio dell’aria tramite ventilazione naturale operata mediante condotti interrati; soluzioni che identificano l’edificio come un sistema complesso ed integrato di tecnologia, qualità materiche e forma.

Gallery

Credits

  • progetto> UdA, Andrea Marcante, Maby Picco, Valter Camagna; con Emanuele Franco, Luca Malavolta, Corrado Curti
  • localizzazione > Revigliasco, Torino
  • tipologia > edificio residenziale
  • cronologia > 2009
  • superficie > 300 mq
  • crediti fotografici > Stefano Graziani, Carola Ripamonti

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