Ecco: si schiude un evento per la vite che, sazia di luce e di sole, dona l’uva, canto della terra. Ma è sotto una verde e morbida coltre che, in una oscurità misteriosa, nasce una nuova segreta architettura. In uno strato di terra che sta a metà tra il cielo e le radici dei vigneti, nasce una cantina che prende forma seguendo i percorsi naturali della metamorfosi che porta l’uva a trasformarsi in vino brillante.
Il volume si avvicina a quello esistente con riservatezza, emergendo solo in parte, morbidamente, come una piccola cresta di collina che scende verso valle, come tutte le dorsali delle colline delle Langhe. Una dorsale allungata ed affusolata, sotto con una copertura vegetale: un edificio “di terra” che canta il trionfo del frutto della vite.
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